Fino a qualche tempo fa gli strumenti di un photo-editor erano una matita grassa, una lente d’ingrandimento e un occhio allenato. Così è andata avanti la fotografia per oltre un secolo e se nell’era del digitale la matita e la lente, forse, non servono più, la capacità di “leggere” la foto rimane invariata e necessaria. Questa rubrica si ispira ai volumi Contatti – Provini d’autore (a cura di Giammaria De Gasperis editi da Postcart Edizioni) per raccontare il processo della scelta dell’immagine, risultato di una serie di eliminazioni, attraverso l’uso del provino a contatto. Scelta che ogni photo-editor e molti fotografi pongono al centro di un continuo lavoro di ricerca. Cercheremo qui di raccontare i lavori e le storie di autori differenti, attraverso lo studio dei loro provini a contatto.
Redazione